movimento di zeta cancri in 20 anni
L’appassionato di stelle doppie David Cotterell (“Cotts” sul forum CloudyNights) ha assemblato queste 4 riprese di Zeta Cancri, una delle più famose stelle multiple. Le immagini coprono un arco di ben venti anni, dalla prima di Damian Peach del 2014 (C14) all’ultima mia del 2024 (Cassegrain 30 cm). Poiché la stella C orbita intorno al centro di massa del sistema con un periodo molto maggiore rispetto alla coppia AB (800 anni circa contro 60), David ha usato la coppia AC come base per valutare lo spostamento dell’altra (la rotazione è di circa 8 gradi, non dando luogo ad errore sensibile). E’ ben evidente lo spostamento della stella secondaria (b) intorno alla primaria (a).
Didascalie mie. I crediti delle immagini vanno ai rispettivi autori, indicati in calce insieme alla data della ripresa.
Dati tecnici
Classical Cassegrain 30 cm f/20 ♦ Astronomik R filter (colorized)
Marzo 2023 (pubblicazione Novembre 2025)
SPETTRO DI SATURNO
La più marcata banda di assorbimento di CH4 si trova a circa 900 nm ed è quella dove sono centrati gli usuali filtri al metano usati anche dagli amatori per l’imaging scientifico dei pianeti. Purtroppo la scarsa sensibilità del sensore a quelle lunghezze d’onda non ha permesso di registrarla.
Dati tecnici
GSO RC 10″ f/8 ♦ Star Analyzer 200 + prisma 2° ♦ Player One Ares M
10 Ottobre 2025
Star test zambuto 10″ f/5 (da manualE) +roddier test
Star test del mio specchio Zambuto 10″ f/5, montato sul Dobson Sumerian Alkaid (completamente manuale). La stella scelta è stata la Polare. Le due figure intra ed extrafocali sono virtualmente identiche, giustificando la fama di cui Carl Zambuto gode nell’ambiente da molti anni.
Sono visibili sul perimetro della stella sfocata le 3 clip che mantengono il primario, e l’intrusione del focheggiatore nel cono di luce (ore 11-17).
Al test di Roddier risulta uno Strehl di 0.98 al piano focale e una correzione di 1/50 d’onda RMS. Il coma è stato rimosso per tenere conto di lievi scollimazioni, piuttosto difficili da eliminare sullo strumento.
Dati tecnici
ASI174MM ♦ Baader 685 nm filter
17 Dicembre 2024
NEA 2007 YZ e 2016 UN54 di 20ma e 21 ma magnitudine
Con la tecnica del “Track&Stack” di circa mezz’ora di dati sono riuscito dal mio osservatorio suburbano a riprendere questo asteroide Near-Earth (nome provvisorio 2007 YZ) di magnitudine 20.2. La notte era particolarmente chiara e senza Luna e l’asteroide era abbastanza alto sul mio orizzonte (45°).
Aggiornamento. Esattamente un anno più tardi, ho “sfruttato” una lunga sessione necessaria per ricavare una curva di luce asteroidale (circa 4 ore) per verificare a quale magnitudine fossi arrivato in quel campo di vista. L’asteroide 2016 UN54 è risultato il più debole, con una magnitudine in banda V di circa 21.
Dati tecnici
RC GSO 10″ f/5,6 ♦ Ares-M cooled camera
11 Novembre 2024/11 Novembre 2025
Spettro Wolf-Rayet WR136
Al centro della famosa Crescent Nebula in Cygnus, giganteggia la Wolf-Rayet 136, di cui ho ripreso lo spettro con il C8, l’ASI462MM e lo Star Analyzer 100.
Dopo un accurato e non facilissimo stacking di un centinaio di frames ho raggiunto un buon rapporto S/N, come si vede dallo pulizia dello spettro monocromatico in alto, che mostra ben evidenti le righe di emissione brillanti. In particolare, le due righe gialle del C IV e He I sono vicine ma ben distinte.
Ho usato proprio questa coppia di righe per stimare la risoluzione dello spettro, pari a circa 45 Å.
Dati tecnici
C8EdgeHD ♦ Star Analyzer 100 ♦ Apollo-M camera
Dispersione=6.2 Å/pixel
23 luglio 2024
ORBITA DI PROCIONE B (DATI HST)
Analizzando più di 1 GB di dati del telescopio spaziale Hubble, prodotti in un arco di oltre 15 anni, sono riuscito a tracciare l’orbita di Procione B attorno alla stella principale.
A causa dell’enorme differenza di magnitudine, questa doppia è una delle più difficili da osservare da Terra, quindi i ricercatori sono stati costretti a richiedere tempo dell’HST per studiare l’astrometria del sistema (vedi Bond et al.). Essi hanno affermato che era impossibile non saturare il CCD con la nuova camera WFC3, quindi in tutti i FITS è visibile il blooming su Procione A.
L’ellisse che ho ottenuto matcha abbastanza bene con l’orbita apparente della nana bianca presentata nell’articolo. Procione B completa una rivoluzione in circa 40 anni terrestri.
Doppia HD 56515 al limite di rayleigh
La doppia bilanciata HD 56515 in Cane Minore, chiaramente risolta a poco meno di 0,7″ di separazione, confrontata con un’ immagine teorica del limite di Rayleigh (appunto pari a circa 0.69″ per il C8 alle lunghezze d’onda verdi). Oltre alle solite verifiche sull’angolo di posizione, ho effettuato anche un plate solving sul campo stellare per essere sicuro di aver centrato la stella corretta.
Dati tecnici
C8EdgeHD ♦ ZWO ASI462MM ♦ Astronomik G
19 marzo 2024
Risoluzione di Cerere
Un tentativo di risolvere Cerere (il maggiore degli asteroidi), in opposizione in quei giorni. La terza e la quarta immagine sono state ottenute con la camera ruotata di 90°; si vede bene come l’asse dell’asteroide (che ha la forma di un sigaro) ruoti in accordo. Per comparazione, l’ultima ripresa mostra la PSF di una stella nei dintorni. L’immagine ottenuta (riscalata e sfocata) combacia pressoché perfettamente con la ripresa di Hubble.
Questa immagine è una delle pochissime (tra quelle amatoriali) a risolvere chiaramente questo asteroide.
Sirio A/B
La nana bianca Sirio B si trova in questi anni alla massima distanza dalla stella principale (più di 11″), quindi non è difficile da individuare nel bagliore della primaria, sia visivamente che digitalmente. Le ottiche devono essere ben pulite e il seeing almeno discreto. Il riflesso diagonale nell’immagine è dato dai prismi dell’ADC, ad esso sono sovrapposti i raggi di diffrazione del secondario . L’elaborazione è leggera, per dare un’idea di come appare la coppia visualmente.
Dati tecnici
14″ Newton (Zen optics) ♦ Player One Saturn-C camera
17 ottobre 2022
Animazione delle nubi di venere
riprese dalla sonda akatsuki
Questa animazione è stata realizzata assemblando immagini riprese dalla sonda giapponese Akatsuki (Planet-C) in orbita intorno a Venere, acquisite con lo strumento UVI (UltraViolet Imager) nel corso di circa 6 giorni e mezzo.
Le dimensioni del pianeta cambiano in accordo alla distanza della sonda. E’ riconoscibile all’inizio e verso la fine della sequenza la celebre Y venusiana.
Sud in alto.
22-28 giugno 2016











